Medicine used to be simple, ineffective and relatively safe. It is now complex, effective and potentially dangerous”
"La medicina era in passato semplice, inefficace e abbastanza innocua.
Ora è complessa, efficace, ma può essere pericolosa"
- Cyril Chantler -
Questo noto aforisma, argutamente coniato dal prof. Cyril Chantler, esprime efficacemente la differenza tra la medicina empirica dei secoli passati e quella supportata da riscontri scientifici dell’ultimo secolo.
Ma proprio la potenziale capacità di produrre danno ha fatto sì che i medici avessero necessità di un aggiornamento costante, con l’approfondimento specifico di ogni argomento, che, consentendo la massima efficacia di cura, riducesse nel contempo al minimo i rischi di complicanze per il paziente. Conseguenza di ciò è stata una sempre più capillare suddivisione delle competenze mediche in specialità e sub-specialità che potessero garantire esperienze su numeri significativi anche nei casi più peculiari, così che i protocolli di cura fossero sempre adeguati al costante progresso della scienza medica. L’altra faccia della medaglia si è però rivelata la a volte eccessiva frammentazione del percorso diagnostico-terapeutico, con il rischio di ridurre colpevolmente la visione d’insieme nello studio della persona malata.
Da ciò è derivata la necessità di una figura di medico specialista ospedaliero, non orientato soltanto alla diagnosi e terapia di disturbi facilmente attribuibili a una branca specifica della medicina, ma capace di gestire problemi non ancora ben identificati o malattie che interessano più organi o sistemi.
Nasce così la Medicina Interna, branca specialistica orientata allo studio dei pazienti nella loro complessa interezza, in cui le informazioni raccolte al letto del malato, con una accurata indagine anamnestica e l’ausilio della semeiotica clinica, si completano con le indicazioni fornite dagli esami ematochimici e strumentali.
La terapia sarà logica conseguenza delle conclusioni diagnostiche raggiunte e sarà compito del medico internista saper applicare le linee guida validate dalla letteratura scientifica, che riporta e sottopone a rigorosa valutazione statistica l’esperienza internazionale, adattandole di volta in volta all’unicità irripetibile di ogni persona, rifuggendo dalla tentazione di applicare pedissequamente protocolli standard preconfezionati.
Non è poi infrequente che il medico internista sia esso stesso specialista anche di una delle branche della Medicina Interna (cardiologia, gastroenterologia ecc.), in cui potrà essere guida nei confronti degli altri componenti della équipe.
Ciò ovviamente non esclude dal percorso diagnostico e terapeutico il ricorso agli specialisti di organo o di sistema, che, al contrario, potranno supportare l’internista con le loro specifiche competenze settoriali, senza che ne possa risentire la possibilità di una visione unitaria delle problematiche cliniche del malato.
In sintesi la Medicina Interna è la specializzazione medica che, occupandosi di ogni complesso problema non di pertinenza immediatamente chirurgica, ha a che fare con tutto ciò che riguarda prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie dell’adulto.
La Casa di Cura “Le Betulle”, proprio per l’importanza e la centralità che gli riconosce, dall’estate del 2010 ha riorganizzato e potenziato il servizio di medicina interna, che ora è in grado di garantire un’assistenza medica qualificata avvalendosi dell’opera professionale di una équipe di medici internisti esperti, presenti 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno.